venerdì 28 febbraio 2014

BRUCIANDO ROMA...


Estate 2013. Conversazione fra me e un romano sulle differenze fra Roma e Milano:

Io: una cosa che ho notato, è che in metro a Roma sono tutti più rilassati rispetto a Milano.
Lui: lo sai il perchè?
Io: uhm, posso immaginare...
Lui: perchè non fanno un cazzo dalla mattina alla sera! La maggior parte sono dipendenti pubblici...

Questo sono i classici discorsi con il classico stereotipo sul dipendente statale fannullone. Però a guardare quello che sta succedendo alla capitale e ai vari enti, la realtà rischia di superare lo stereotipo.


Fallita da tempo

In questi giorni capeggiano le polemiche fra Marino, il sindaco di Roma, e il governo per il famoso decreto che dovrebbe salvare per l'ennesima volta la capitale dai suoi debiti. Debiti che a dicembre 2013 sono stimati intorno alla terrificante cifra di 10 miliardi di €.*
Stando ai numeri la capitale sarebbe fallita da decenni, senza il governo centrale che ripiana i buchi ogni tot tempo. Ma come è stato possibile creare un disastro del genere? 
Basta fare alcuni esempi:

1) Roma dispone di: "" Ventisei società, più una marea di controllate: oltre cinquanta quelle di Acea (energia e acqua), Ama (rifiuti) e Atac (trasporti). Tre gruppi che da soli hanno qualcosa come 31.338 dipendenti, ovvero l'85 per cento del personale di tutte le partecipate comunali, che si aggira intorno alle 37 mila unità. Circa diecimila in più rispetto ai 26.800 dipendenti degli stabilimenti Fiat in Italia. Senza contare i 25 mila dipendenti diretti dell'amministrazione comunale. ""

2) Quello che vedete nella figura sotto è l'organigramma dell'Atac, l'ente dei trasporti romani, perennemente in rosso e che aveva già ricevuto 1 miliardo di € di aiuto:



Quello che vedete riguarda solo i dirigenti. Dirigenti che vengono pagati: "" Il compenso medio dei dirigenti è 125 mila, ma per i supermanager di Acea e Atac siamo a oltre 300 mila. ""

Pagati per questo: "" dato che negli ultimi 10 anni non c'è stato mai un bilancio in utile. Se si sommano i 200 milioni di buco di quest'anno alle perdite di 2011 e 2012 siamo a mezzo miliardo di rosso. In tre anni. Ma come dimenticare la maxi-perdita del 2010 da 319 milioni e quella del 2009 da 91? E così via fin dal 2003. Un decennio che è costato quasi 1,6 miliardi di perdite cumulate. "" ** 

3) Consulenze d'oro: "" l’elenco degli avvocati alle dipendenze dell’amministrazione. Sono 23: ma la cosa sorprendente non è tanto il numero, quanto le retribuzioni. Si va da un minimo di 262.338 euro per Andrea Camarda o Umberto Garofoli a un massimo di 321.011 euro per Andrea Manganelli. Totale per i 23, sei milioni 648.552 euro nel 2012. Questo perché tutti loro, oltre allo stipendio, hanno diritto a intascare una congrua percentuale sugli onorari per le cause vinte. E il bonus, che in qualche caso sfiora i 200 mila euro, non è mai sotto 160 mila euro. "" ***

4) I lavoratori, imitando ovviamente i capi parassitari e inefficienti, non sono da meno: "" Dipendenti Atac troppo cagionevoli di salute. Mediamente ogni giorno 1.400 persone, tra impiegati, autisti, operai e macchinisti, legittimamente presentano certificati medici e di altro tipo, come quelli per l’assistenza al familiare disabile, permessi vari, restando a casa. 

Assenti giustificati. Un turnover che decurta la forza lavoro di una percentuale che va da una media giornaliera del 15 per cento, con un picco del 22 per cento registrato lo scorso agosto, mese in cui c’è stata una vera e propria epidemia. ""

"" Dei 6.500 autisti assunti dall’azienda, quindi circa 970 restano a casa ogni giorno. A questi si aggiungono gli amministrativi poco più di un centinaio giornalieri (su 1300), i circa 300 operai (su 3.000) e i macchinisti, qualche unità su 450 dipendenti. Di questa ultima categoria pochi restano a casa, probabilmente in virtù del fatto che il loro contratto è legato in qualche modo anche alle presenze. ""

5) Poi si potrebbe parlare dei vari scandali legati ai vigili urbani, alla manutenzione delle strade (record di voragini nel 2013), alla sporcizia diffusissima nella città, alla mancanza di una riciclata decente (non parliamo del disastro ambientale che riguarda la discarica di Malagrotta), al fatto che pure le farmacie sono in rosso **** (15 milioni di € di buco), al traffico terrificante, all'inefficienza dei servizi a ogni livello, alla criminalità diffusa, ecc, ecc.

Questo è il quadro desolante di una capitale allo sbando più completo. Molti adesso tendono a mettere in croce solo Marino *****, ma non si possono dimenticare i massimi responsabili di questo disastro, che nel corso degli ultimi 20 anni hanno spolpato la città: Francesco Rutelli (sindaco dal 1993 al 2001), Walter Veltroni (sindaco dal 2001 al 2008) e Giovanni Alemanno (sindaco dal 2008 al 2013). Contando poi le colpe delle classi dirigenti nazionali (tutti i maggiori partiti di centro-destra e centro-sinistra) che hanno aiutato e foraggiato gli irresponsabili distruttori.
Ora arriverà l'ennesimo decreto tampone... che non servirà assolutamente a niente, se non verranno licenziati i parassiti, perseguiti i dirigenti e spazzata via la gestione pessima dei partiti collusi con l'andazzo generale.

Edward Green


Si ringrazia Abaper (Tgm) per i link:





***** Il sindaco dovrebbe fare un ripasso immediato di storia, dato che continua a citare a sproposito Nerone, quando la verità storica sostiene che fu probabilmente un incidente o delle sette fanatiche cristiane a provocare il famoso incendio.

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